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Il Fonografo

Il primo apparecchio meccanico in grado di immagazzinare un suono ambientale e poterlo successivamente recuperare fu inventato da Thomas Alva Edison il cui brevetto fu depositato il 24 Dicembre 1877. Il nome scelto per questa straordinaria invenzione fu “fonografo” parola mutuata dal greco che ben esplicava l’incredibile capacità di questa macchina ovvero quella di poter scrivere il suono.

 

I primi modelli utilizzavano la carta stagnola (tin foil) come supporto di incisione ma successivamente, grazie ad altri due inventori (Charles Sumner Tainter e Chichester Bell) che proposero un sistema di incisione migliorato rispetto a quello di Edison, si utilizzò un cilindro di cartone rivestito in cera. Le prime applicazioni di questa prodigiosa invenzione furono delle buffe esibizioni durante le quali davanti ad un pubblico spesso pagante si registravano e riascoltavano messaggi sonori. In pochi anni questo giocattolo diventò un vero e proprio strumento tecnologico utilizzato in ambiti disparati : macchine da ufficio per la registrazione di accordi commerciali, appunti vocali,etc (in questo campo prese il nome di “Dictaphono” marchio registrato nel 1907 dalla Columbia Graphophone); in ambito etnomusicologico per lo studio sistematico della musica popolare di diverse culture; per conservazione della memoria utilizzandolo per la registrazione di messaggi vocali da parte di illustri personaggi o dei propri cari; per la registrazione di contenuti di intrattenimento come canzoni, sketch teatrali, barzellette, racconti, etc.